I "liccetti" sono una serie di cordicelle aventi la funzione di permettere l’abbassamento simultaneo di un insieme di fili d’ordito corrispondenti al motivo decorativo da realizzare. Questo, che risulterebbe essere nella storia il primo sistema di programmazione applicato ad una macchina, e come tale legato ai concetti di progettazione, ripetibilità e trasferibilità, è ampiamente documentato da opere pittoriche del XIII-XV secolo che ne rendono possibile la datazione approssimativa.
Museo della Tessitura
"Musei e luoghi di conservazione sono importanti se riescono a parlare a chi li frequenta, permettendogli di superare lo
sguardo acritico
che si limita a registrare come importanti gli “oggetti” senza saperne bene valutare il perché.
E’ necessario che il visitatore trovi nell'oggetto d’arte una risposta a una sua curiosità,
o che il Museo stimoli in lui riflessioni spendibili nella realtà" [1].
Numerosi siti culturali del nostro territorio sono impreziositi da
sculture, affreschi, dipinti, reperti e strumenti che si collegano all'arte tessile
e, di questi, alcuni più precisamente
si richiamano all'opera dei Liccetti,
tuttavia, abbiamo avuto modo di riscontrare che,
fino a quando non ne viene data l’interpretazione,non se ne presenta il racconto e non se ne fa esperienza, difficilmente
l’opera, o il particolare in essa inserita,
riesce ad essere compresa pienamente e ad emozionare.
A questo proposito,
attraverso il Museo della Tessitura
-il Laboratorio la Tela-,
da quasi 30 anni si preoccupa di trasmettere tali conoscenze proponendosi come Centro d’interpretazione, nel quale ha
disposto:
•un angolo corredato da un telaio fruibile ai visitatori per l’esperienza dei liccetti;
•un’area fotografica specifica per illustrare: le Opere d’arte che evidenziano motivi decorativi tessuti secondo
l’antico procedimento e alcuni programmi recuperati grazie al Progetto finanziato dal Servizio Artigianato, Industria e
Formazione della Regione Marche.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento